Farro di Monteleone di Spoleto

La cultura del farro a Monteleone di Spoleto ha profonde radici sociali e religiose. Alla vigilia della festa di S. Nicola, il 5 dicembre, si pratica tradizionalmente un rituale insieme religioso e laico incentrato sul farro. La varietà locale coltivata da tempo immemorabile nel territorio ha caratteristiche molto particolari, tra cui la consistenza prevalentemente vitrea del seme, tanto che il prodotto risulta facilmente riconoscibile da altre varietà coltivate altrove. Non necessita di accumulo di freddo per andare in spigatura, quindi può essere seminata a fine inverno, caratteristica che ne consente l’adattamento ad ambienti montani.

Farro di Monteleone di Spoleto - Biodiversità Umbria

Iscrizione al Registro

15
Dicembre
2014
22
NUMERO ISCRIZIONE

Famiglia, genere, specie

  • Famiglia: Gramineae
  • Genere: Triticum L.
  • Specie: T. turgidum L. subsp. dicoccum Schubler

Nome comune

  • Nome comune della varietà: Farro di Monteleone di Spoleto

Territorio

  • Area tradizionale di diffusione: L’area di diffusione è tradizionalmente individuata nell’area montana (di altitudine maggiore o uguale a 700 m s.l.m) dell’area sud est della Provincia di Perugia e comprende: l’intero territorio dei comuni di Monteleone di Spoleto e Poggiodomo e parte del territorio amministrativo dei comuni di Cascia, S. Anatolia di Narco, Vallo di Nera e Scheggino, come dettagliato nel disciplinare del marchio DOP.
  • Luogo di conservazione ex situ: Banca del germoplasma regionale di semi di specie erbacee, S. Andrea D’Agliano (PG).
  • Rischio di erosione: Medio

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