Normativa di riferimento

L’Umbria è stata la terza Regione italiana a dotarsi di una Legge regionale sulle risorse genetiche di interesse agrario, strumento importantissimo per rispondere alle raccomandazioni poste dai trattati internazionali e per inserire in un percorso normativo codificato tutte le attività svolte in ambito regionale su questo tema.

Il percorso avviato con la L.R. 25/2001 continua ora con un nuovo riferimento normativo: la Legge Regionale n. 12 del 9 aprile 2015 “Testo unico in materia di agricoltura”. Nello specifico, con gli artt. 67-71 contenuti al Capo IV “Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario”.

Legge Regionale

Legge Regionale 12/2015

Deliberazione di Giunta Regionale n.796 del 10 luglio 2017

Le “Disposizioni per la gestione del Registro Regionale per la tutela del patrimonio genetico e della Rete di Conservazione e Sicurezza” sono state emanate con la Deliberazione di Giunta Regionale n.796 del 10 luglio 2017.

DGR 796/2017

Ratifica ed esecuzione del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura

Di seguito la Ratifica ed esecuzione del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, adottato dalla trentunesima riunione della Conferenza della FAO a Roma il 3 novembre 2001. Di particolare importanza l’art. 3, che di fatto demanda alle Regioni l’adempimento del Trattato.

Ratifica ed esecuzione del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche

Piano Nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo

Il Piano Nazionale per la Biodiversità di interesse Agricolo (PNBA), emanato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e approvato il 14 Febbraio 2008 dalla Conferenza Stato-Regioni, dà avvio ad una strategia di lungo termine volta al coordinamento di azioni da realizzare a livello locale, in cui Stato ed Enti locali si impegnano, ognuno secondo le proprie competenze, alla preservazione ed alla valorizzazione delle risorse genetiche per l’alimentazione e l’agricoltura.

Piano Nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo

PNBA

In attuazione della prima fase del PNBA, un Gruppo di lavoro sulla Biodiversità Agraria (GlBA) composto da esperti e coordinato dalla FAO ha elaborato le “Linee guida per la conservazione in situ, on-farm ed ex situ della biodiversità animale, microbica e vegetale di interesse agrario”. Si tratta di tre distinti manuali, indirizzati alle Regioni/PPAA ed ai loro tecnici, da utilizzare come supporto alla realizzazione di azioni in favore della biodiversità agraria attraverso metodologie comuni, standardizzate e condivise.

Tutti i documenti relativi al PNBA sono consultabili al link: http://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/9580

Legge Nazionale 194/2015 – Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare

Dal 2015, con la L. 194/2015, anche a livello nazionale è stato istituito un sistema di tutela e valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare che non si sostituisce a quelli regionali, ma si affianca ad essi, valorizzandone il lavoro sin qui svolto. La 194/2015 ha chiarito a livello nazionale alcuni aspetti rilevanti della tutela della Biodiversità di Interesse Agrario ed istituisce, per la prima volta in Italia:

  • l’Anagrafe nazionale della Biodiversità di Interesse Agricolo ed Alimentare,
  • La Rete Nazionale della Biodiversità di Interesse Agricolo ed Alimentare,
  • Il Portale Nazionale della Biodiversità di Interesse Agricolo ed Alimentare,
  • Gli Itinerari della Biodiversità di Interesse agricolo ed Alimentare,
  • Le Comunità del Cibo e della Biodiversità di Interesse agricolo ed Alimentare,
  • La Giornata Nazionale della Biodiversità di Interesse agricolo ed Alimentare, che si celebra il 20 maggio.

Legge Nazionale 194/2015 – Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare

Trattati e convenzioni internazionali – La Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD)

La Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) è stata firmata dalla Comunità e da tutti gli Stati membri nel corso della Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo, tenutasi a Rio de Janeiro dal 3 al 14 giugno 1992. La Convenzione, testo fondante di tutti i trattati e le normative che in materia si sono susseguiti da allora, affronta per la prima volta non solo il problema della conservazione della diversità biologica, ma anche l’utilizzazione durevole dei suoi elementi e la ripartizione giusta ed equa dei vantaggi derivanti dallo sfruttamento delle risorse genetiche, mediante, tra l’altro, un accesso adeguato alle risorse e il trasferimento opportuno delle tecnologie pertinenti, tenendo conto di tutti i diritti su tali risorse e tecnologie, e mediante finanziamenti adeguati.

Convenzione sulla diversità biologica

Il Trattato Internazionale sulle Risorse Fitogenetiche per l’Alimentazione l’Agricoltura,

Nel 2001 la FAO emana, in osservanza alle raccomandazioni della CBD, il Trattato Internazionale sulle Risorse Fitogenetiche per l’Alimentazione l’Agricoltura, in cui l’attenzione si focalizza particolarmente sull’uso sostenibile delle risorse genetiche e sui meccanismi di accesso.

Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura

Protocollo di Nagoya

Il Protocollo di Nagoya è uno strumento internazionale adottato dalla Conferenza delle Parti della CBD nel corso della sua X Riunione, il 29 ottobre 2010 a Nagoya. Nasce allo scopo di favorire da un lato l’accesso alle risorse genetiche e alle conoscenze tradizionali, e dall’altro la giusta ed equa ripartizione dei vantaggi con il paese fornitore e le comunità indigene e locali. Il suo ambizioso obiettivo è quello di rappresentare un possibile anello di congiunzione tra le politiche per la conservazione della biodiversità e quelle per la lotta alla povertà. Esso, infatti, garantendo ai Paesi che dispongono di una ricca biodiversità la ripartizione dei benefici derivanti dall’utilizzo delle risorse, li incoraggia a preservare questa inestimabile ricchezza.

 

Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse

La strategia sulla biodiversità, parte integrante della strategia Europa 2020, in particolare dell’iniziativa faro “Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse”, si prefigge di invertire la perdita di biodiversità e accelerare la transizione dell’UE verso un’economia verde ed efficiente dal punto di vista delle risorse.

La nostra assicurazione sulla vita, il nostro capitale naturale: strategia dell’UE sulla biodiversità fino al 2020

Regolamento Europeo

Il Regolamento Europeo istituisce un programma comunitario concernente la conservazione, la caratterizzazione, la raccolta e l’utilizzazione delle risorse genetiche in agricoltura e che abroga il regolamento (CE) n. 1497/94.

Regolamento (CE) N. 870/2004 DEL CONSIGLIO del 24 aprile 2004

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