Carpa del Trasimeno
Benché si tratti di una specie introdotta da bacini del Nord-Est Europa di cui si ritiene originaria, come quello del Danubio, la sua presenza nelle acque interne italiane (che risalirebbe secondo alcune ipotesi al tardo periodo della Repubblica Romana e molto probabilmente iniziale dell’Impero Romano (10 d.C. – 100d.C.) è ormai così consolidata nella nostra Regione e nella zona del Lago Trasimeno in particolare da renderla una specie di primaria importanza sia nell’immaginario popolare sia nel comparto economico-produttivo e ricreativo.
Del resto, la presenza della Carpa nel Lago Trasimeno risale, almeno, al 1710. In quella data è documentata infatti una immissione dal Lago di Bracciano di ventisei esemplari per volere del Barone Ancajani e da quella data è considerata parte della fauna ittica del lago Trasimeno, tanto da venire considerata autoctona fino alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso. Da allora è sempre stata presente in questo Lago, rappresentando una importante fonte di indotto per la popolazione locale e diventando uno dei piatti tipici del territorio del lago.
Iscrizione al Registro
Novembre
2022
NUMERO ISCRIZIONE
Famiglia, genere, specie
- Famiglia: Ciprinidae
- Genere: Cyprinus
- Specie: C. carpio Linnaeus
Nome comune
- Nome comune della razza: Carpa del Trasimeno
Territorio
- Area tradizionale di diffusione: : Lago Trasimeno (Comuni di Castiglione del Lago, Magione, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Tuoro sul Trasimeno)
- Luogo di conservazione ex situ: Centro Ittiogenico di S. Arcangelo, Magione (PG).
- Rischio di erosione: Stato sconosciuto (Alto)