Trota Fario, popolazione autoctona dell’Appennino umbro marchigiano
La trota Mediterranea si è differenziata dal complesso di specie Salmo trutta complex a seguito delle vicende paleoclimatiche e paleogreografiche del Pleistocene, grazie alla presenza di rifugi glaciali. L’areale originario comprende i corsi d’acqua appenninici, la Sardegna e la Sicilia. La distribuzione attuale risulta notevolmente frammentata in seguito ad una serie di estinzioni locali verificatesi nel corso del ‘900. In Umbria la diffusione della specie (Salmo cettii Rafinesque) è massima nella sinistra idrografica del bacino del fiume Tevere, con particolare riferimento ai bacini idrografici del Nera e del Chiascio. Il bacino del fiume Nera si caratterizza per la percentuale più elevata di presenze rispetto alle altre unità idrografiche umbre; ciò grazie alle caratteristiche qualitative delle acque in termini di basse temperature e concentrazione di ossigeno disciolto che lo rendono idoneo ad ospitare popolazioni di trota, anche con notevoli abbondanze.
La Trota mediterranea differisce da quella atlantica per i seguenti caratteri:
- macchia preopercolare scura ben definita;
- macchie parr verdastro-azzurre lungo i fianchi anche nei soggetti adulti, con striped pattern (bande verticali divise e disposte in più file);
- numerose macchie rosse e nere sui fianchi, di forma irregolare e senza alone;
- macchie rosse non allineate lungo la linea laterale e presenti anche nella parte posteriore del pesce;
- presenza di più di due macchie oculari.
Iscrizione al Registro
Dicembre
2019
NUMERO ISCRIZIONE
Famiglia, genere, specie
- Famiglia: Salmonidae G. Cuvier
- Genere: Salmo L.
- Specie: S. cettii Rafinesque
Nome comune
- Nome comune popolazione: Trota mediterranea
Territorio
- Area tradizionale di diffusione: Comuni di Arrone, Campello sul Clitunno, Cascia, Cerreto di Spoleto, Ferentillo, Montefranco, Norcia, Sant’Anatolia di Narco, Vallo di Nera
- Rischio di erosione: Stato sconosciuto (Alto)