Merangolo di Collescipoli

La presenza del merangolo o arancio amaro in Umbria è attestata da secoli e tutt’oggi non è affatto raro trovare in varie zone della Provincia di Terni, da Amelia, Narni, fino a Ferentillo nella bassa Valnerina, esemplari di questa specie spesso coltivati a ridosso di case e fabbricati per offrire maggiore protezione dai rigori invernali e dalle gelate.  

Uno degli elementi documentali più antichi riferito alla specie è presente nello Statutum Colliscipionis del 1453, dove «sono nominati prodotti alimentari oggetto di compravendita […, tra questi] melangularum, cetrorum et lumonorum […]. Merita una sottolineatura l’uso già diffuso delle “arance amare” o melangularum, l’agrume popolare usato come surrogato del limone, coltivabile all’aperto perché resistente alla rigidità invernale di queste zone, presente in tutti gli orti che attorniavano il paese [di Collescipoli]». 

Nei pressi della Chiesa di Santa Maria del Colle a Collescipoli, c’era una pianta molto grande che era punto di riferimento per gli abitanti del paese che vi andavano a raccogliere i frutti per i vari usi tradizionali (come quello per ripulire e profumare le interiora del maiale). 

Iscrizione al Registro

19
Giugno
2023
91
NUMERO ISCRIZIONE

Famiglia, genere, specie

  • Famiglia: Rutaceae Juss
  • Genere: Citrus L.
  • Specie: C. x aurantium L

Nome comune

  • Nome comune della varietà: Merangolo di Collescipoli

Territorio

  • Area tradizionale di diffusione:  L’areale di diffusione di questa specie comprende i Comuni di Ferentillo, Amelia, Narni, Cesi, Otricoli, Calvi dell’Umbria, San Gemini, Terni, Penna in Teverina, Lugnano in Teverina, Guardea, Alviano.
  • Luogo di conservazione ex situ: Campo Collezione regionale presso 3A-PTA
  • Rischio di erosione: Alto

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