Fagiolo Secondi del Piano

In uno scritto di Luigi Catanelli (Usi e Costumi nel Territorio Perugino agli inizi del ’900) si cita la presenza nel mercato di Perugia di fagioli prodotti ad Orvieto. I fagioli citati dovevano essere con molta probabilità coltivati nella piana di Orvieto alla base della rupe, lungo l’argine del fiume Paglia, zona particolarmente vocata perché ricca di vene di ottima acqua proveniente dai pendii circostanti tra cui quella rinomata della zona Tamburino. Alcuni anziani contadini della zona ricordano ancora le abbondanti coltivazioni di fagioli proprio nei terreni adiacenti al fiume Paglia. Dai racconti degli anziani della zona su questi terreni, molto vocati anche per il grano, alcune particolari tipologie di fagioli a ciclo molto breve venivano coltivate in secondo raccolto, nel mese di giugno, dopo la trebbiatura e per questo erano chiamati “fagioli secondi del piano”.

Fagiolo a sviluppo determinato, caratterizzato da buona produttività. Seme interamente bianco, di forma ellittica.

Fagiolo Secondo del Piano - Biodiversità Umbria

Iscrizione al Registro

03
Settembre
2018
44
NUMERO ISCRIZIONE

Famiglia, genere, specie

  • Famiglia: Fabaceae Lindl.
  • Genere: Phaseolus L.
  • Specie: P. vulgaris L.

Nome comune

  • Nome comune della varietà: Fagiolo Secondi del Piano
  • Denominazioni errate o cadute in disuso: Nessuno

Territorio

  • Area tradizionale di diffusione: Come definito nel Disciplinare di produzione dell’Associazione “Il Fagiolo Secondo del Piano di Orvieto”
  • Luogo di conservazione ex situ: Banca del Germoplasma Regionale di specie erbacee da seme, gestita dal DSA3.
  • Rischio di erosione: Medio-alto

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