Mais Locale di Norcia

Sebbene ad oggi questa particolare varietà di mais non risulti più coltivata in Umbria (almeno alla luce delle indagini svolte sino ad oggi che hanno portato a ritrovare invece diverse altre tipologie, alcune solo in apparenza simili a questa), intorno ad essa esistono fortunatamente molte informazioni di carattere tecnico dalle quali è in parte possibile desumerne anche alcune di ordine storico. Queste informazioni derivano principalmente da Tesi di Laurea e da articoli scientifici.

Si tratta di una varietà adattata alla coltivazione in alta collina e montagna. Il ciclo di coltura, in base alle informazioni storiche raccolte ed alle prove preliminari condotte in campo, ricade nella classe FAO 400-500, quindi un Mais medio-precoce in grado di completare il ciclo vegetativo in circa 100-120 giorni.

È un mais a taglia medio bassa, con piante a forma piramidale (foglie grandi in basso che vanno riducendosi in numero e dimensioni procedendo verso la sommità). Presenta una (a volte due spighe) portate sui nodi inferiori (tra il 5° ed il 6° dal basso). Assai caratteristica è la spiga di fora corta e tozza, “a pigna”.

Resistente alla siccità grazie alla sua conformazione vegetativa ed agli organi di riserva del tutolo.

Utilizzato per l’alimentazione umana.

Iscrizione al Registro

01
Febbraio
2023
87
NUMERO ISCRIZIONE

Famiglia, genere, specie

  • Famiglia: Poaceae (R.Br.) Barnhart
  • Genere: Zea L.
  • Specie: Z. mais L.

Nome comune

  • Nome comune della varietà: Mais Locale di Norcia

Territorio

  • Area tradizionale di diffusione: Comuni di Norcia, Cascia, Sellano, Preci, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Vallo di Nera e Sant’Anatolia di Narco
  • Luogo di conservazione ex situ: Banca del germoplasma regionale di semi di specie erbacee, sezione di Pantalla di Todi (presso 3A-PTA), Banca del Germoplasma del CREA-CI (Colture Industriali) di Bergamo
  • Rischio di erosione: Molto alto

Allegati

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