Mais Locale di Norcia
Sebbene ad oggi questa particolare varietà di mais non risulti più coltivata in Umbria (almeno alla luce delle indagini svolte sino ad oggi che hanno portato a ritrovare invece diverse altre tipologie, alcune solo in apparenza simili a questa), intorno ad essa esistono fortunatamente molte informazioni di carattere tecnico dalle quali è in parte possibile desumerne anche alcune di ordine storico. Queste informazioni derivano principalmente da Tesi di Laurea e da articoli scientifici.
Si tratta di una varietà adattata alla coltivazione in alta collina e montagna. Il ciclo di coltura, in base alle informazioni storiche raccolte ed alle prove preliminari condotte in campo, ricade nella classe FAO 400-500, quindi un Mais medio-precoce in grado di completare il ciclo vegetativo in circa 100-120 giorni.
È un mais a taglia medio bassa, con piante a forma piramidale (foglie grandi in basso che vanno riducendosi in numero e dimensioni procedendo verso la sommità). Presenta una (a volte due spighe) portate sui nodi inferiori (tra il 5° ed il 6° dal basso). Assai caratteristica è la spiga di fora corta e tozza, “a pigna”.
Resistente alla siccità grazie alla sua conformazione vegetativa ed agli organi di riserva del tutolo.
Utilizzato per l’alimentazione umana.
Iscrizione al Registro
Febbraio
2023
NUMERO ISCRIZIONE
Famiglia, genere, specie
- Famiglia: Poaceae (R.Br.) Barnhart
- Genere: Zea L.
- Specie: Z. mais L.
Nome comune
- Nome comune della varietà: Mais Locale di Norcia
Territorio
- Area tradizionale di diffusione: Comuni di Norcia, Cascia, Sellano, Preci, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Vallo di Nera e Sant’Anatolia di Narco
- Luogo di conservazione ex situ: Banca del germoplasma regionale di semi di specie erbacee, sezione di Pantalla di Todi (presso 3A-PTA), Banca del Germoplasma del CREA-CI (Colture Industriali) di Bergamo
- Rischio di erosione: Molto alto